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la compagnia
Van Gogh

   

Van Gogh

parole, musica, immagini 

con
Maria Teresa de Sanctis, voce

musicisti
Salvatore Amoribello, chitarra elettrica
Roberto Bellavia, tastiere
Fabrizio Pezzino, batteria

regia
Maria Teresa de Sanctis

Una lettura – concerto multimediale con un’attrice, tre musicisti (chitarra elettrica, batteria e tastiere) , un documentario di Alain Resnais sul pittore Van Gogh e soprattutto il testo “Van Gogh”, libero adattamento di Maria Teresa de Sanctis, tratto da  "Van Gogh, il suicidato della società" di Antonin Artaud e già portato in scena dalla regista in un allestimento teatrale in senso più stretto. Questi gli elementi di uno spettacolo che muovendosi su più piani espressivi (dalla parola alla musica, caratterizzata da improvvisazioni strumentali e vocali, dall’espressione corporea alla suggestione delle immagini), intende portare sulla scena il travaglio artistico ed esistenziale del pittore Van Gogh così come percepito da un altro artista, l’uomo di teatro Antonin Artaud, il quale si confronta con un destino non suo ma che in realtà gli appartiene più di quanto si possa credere. Sono sentimenti turbinosi e violenti, quelli qui espressi, consapevoli delle brutture e dei mali con i quali il genere umano, in quanto  società sbagliata e malata, affligge i  suoi simili. È sempre presente una sorta di consapevolezza cosmica,  istintiva e disperata e al tempo stesso fredda e razionale nelle parole dell’autore, dai toni sì violenti e senza speranza ma anche enormemente poetici ed evocativi, di rara espressività artistica.
Artaud attingendo a piene mani dal suo vissuto, si muove in una dimensione  ormai matura e consapevole di dichiarazione di ineluttabili verità, arricchendo di straordinario vigore il  potere della sua parola. E l’adattamento teatrale presentato trova la sua più fondata motivazione ad essere nella forza del testo, nella capacità di coinvolgimento della parola, qui ancor più ricca di suggestioni ed evocazioni grazie al forte impatto emotivo suscitato dalle improvvisazioni strumentali e vocali insieme alle immagini video proiettate e ad una recitazione che al potere della parola aggiunge l’incisività del gesto che da quella parola trae la sua forza.  La durata dello spettacolo è di circa 60 minuti.

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