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La curtulidda

La curtulidda   La curtulidda

Debutta nel 2005 a Palermo ai Candelai, quindi all’Ex-Karcere alla rassegna “Da dentro a fuori”, a Roma per “City Hide project” e a Caltagirone (Ct) per “Panorami della contemporaneità”  Premio migliore interpretazione a “Il monologo ed i suoi linguaggi” - Sinestesia Teatro - Roma nel 2004 monologo con danza testo e regia di Maria Teresa de Sanctis
 
con
Maria Teresa de Sanctis

danzatrice e coreografa
Donatella de Sanctis

scene e costumi
Maria Teresa de Sanctis

musiche
Louis Armstrong, Sainkho, Aphex Twin, Vian (Luna Rossa) 

luci
Guglielmo Davì 

Si tratta di  uno spettacolo di narrazione dove al potere evocativo della parola si associa la forza espressiva della danza. Il testo tratta di un’anima semplice che passata a miglior vita racconta la sua esistenza terrena rievocando le sue vicende sfortunate (il padre e i fratelli  si oppongono alla sua unione con un uomo separato, con la sorella non va molto d’accordo, infine riesce a coronare il suo sogno d’amore ma muore in ospedale per un errore e forse all’origine delle sue sfortune c’è uno strano albero tagliato dal padre quando lei era bambina). Vi sono riferimenti a superstizioni legate ad un albero di  fatture (magie ai danni di qualcuno) in un quartiere di Palermo, l’Albergheria, intrise con la cultura del tessuto sociale tipico di quel rione. La narrazione richiama con veridicità i personaggi della famiglia della protagonista (la madre, la sorella, l’innamorato, il padre, i fratelli)  e  inoltre sono spesso frequenti una sorta di dialoghi con l’amica del cuore, come se anche questa  fosse presente sulla scena.
La lingua è un italiano con volute inflessioni siciliane ma intriso di termini dialettali palermitani di facile comprensione. In una scena essenziale (sul proscenio dei vasi con fiori, due  ceri, un giaciglio funebre con un drappo rosso sul fondo), la gestualità stilizzata ed esasperata dell’attrice alle prese con un fantasmatico mazzo di fiori, insieme con  le coreografie significative  e  i singolari siparietti musicali, costituendo un unicum con la parola (come è consuetudine nei lavori del Gruppo Teatro  Totem), esaltano l’immediatezza espressiva del testo e degli oggetti in scena regalando una piccola grande storia al pubblico.

Nei giorni 27, 28 e 29 giugno 2008 a Palermo alla Vucciria per le Città Invisibili, manifestazione ideata dal Teatro Potlach
www.teatropotlach.org direzione artistica Pino Di Buduo, anche "La curtulidda"  nel progetto "Da cuore a cuore" del Gruppo Teatro Totem, ecco un breve video con Maria Teresa de Sanctis  in scena

http://www.youtube.com/watch?v=Z-sz7VeZMTc

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